a cura di Marinella Bianco, Acta Progetti
Uno studio del demografo Giorgio Mortara realizzato nel 1925 e basato su dati ufficiali del governo, stimò in 651.000 i militari italiani caduti durante la Grande Guerra. Erano così ripartiti: 378.000 uccisi in azione o morti per le ferite riportate, 186.000 morti di malattie e 87.000 invalidi deceduti durante il periodo compreso tra il 12 novembre 1918 e il 30 aprile 1920 a causa delle ferite riportate in guerra (Fonte: Wikipedia – voce: Conteggio delle vittime della prima guerra mondiale – data: 15 agosto 2020).
A Baldissero Torinese 44 ragazzi persero la vita a causa di quel sanguinoso e durissimo conflitto: chi sul campo di battaglia, chi in prigionia per malattia, chi dopo la guerra per le ferite.
I più vecchi avevano 40, 41 e 42 anni: erano ufficiali. Gli altri avevano 18, 19, 20, 22 anni fino ad arrivare a 32. La meglio gioventù del paese.
Alcuni erano fratelli come Oddenino Alessandro e Paolo, Vergnano Francesco e Angelo. 27 e 24 anni i primi, 19 e 29 i secondi.
Qualcuno, tra i morti in prigionia, è sepolto in Montenegro, come Berruto Maurizio le cui spoglie si trovano nel cimitero militare di Cattaro, morto a 24 anni. Varetto Giuseppe imprigionato il 14 dicembre 1917 a Samorya in Ungheria non ha più dato sue notizie dal 18 marzo 1918, anche lui aveva 24 anni.
L’archivio comunale serva anche a questo: a non dimenticare che è morto per la nostra libertà.